Kathryn Bolkovac
Kathryn Bolkovac (Ohio, 1961) è una ex investigatrice della polizia americana del Nebraska.
Ha lavorato come istruttrice nella Forza di Polizia Internazionale delle Nazioni Unite (UN International Police Force)
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Originariamente assunta dalla DynCorp Aerospace, una sussidiaria britannica della statunitense DynCorp, nel quadro di un contratto di affiliazione all'ONU, intentò in seguito una causa in Gran Bretagna contro la stessa DynCorp per licenziamento irregolare a causa della diffusione di informazioni riservate (whistleblowing). Il 2 agosto 2002 un tribunale britannico si pronunciava unanimemente in suo favore. La DynCorp aveva sottoscritto un contratto da 15 milioni di dollari per assumere e formare agenti di polizia da impiegare in Bosnia, fino al momento in cui la Bolkovac rivelò che tali agenti venivano pagati per coprire la prostituzione ed addirittura partecipavano attivamente al traffico sessuale[1][2]. Parecchi di questi furono quindi costretti a dimettersi sotto le accuse ed i pesanti sospetti di attività illegale, ma nessuno di loro venne realmente perseguito, visto che godevano anche della immunità diplomatica in Bosnia[3][4]. Madeleine Rees, un'importante avvocato ed attuale Segretario Generale della Lega Internazionale delle Donne per la Pace e la Libertà (Women's International League for Peace and Freedom) testimoniò in suo favore.
La sua esperienza vissuta in Bosnia ed Erzegovina, sono state raccontate e interpretate da Rachel Weisz nel film The Whistleblower, realizzato nel 2010. A seguito di una proiezione del film The Whistleblower, il Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon ha aperto un dibattito sullo sfruttamento e l'abuso sessuale in situazioni di conflitto e post-conflitto[5]. Il regista del film e alti funzionari delle Nazioni Unite affrontarono le questioni sollevate nel film, tra cui il traffico di esseri umani e la prostituzione forzata, così come lo sforzo dell'Organizzazione per combattere lo sfruttamento sessuale di donne e bambini. La Bolkovac è anche coautrice nel 2011 di un libro con Cari Lynn The Whistleblower: Sex Trafficking, Military Contractors and One Woman's Fight for Justice[6]. Vive tra Lincoln e Amsterdam[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Kathyrn Bolkovac, Human trafficking, Bosnia and Herzegovina (News), World news, Law, Europe, in The Guardian, London, 22 gennaio 2011.
- ^ (EN) The Whistleblower: Sex Trafficking, Military Contractors and One Woman's Fight for Justice, by Kathryn Bolkovac, in The Guardian, London, 22 gennaio 2011.
- ^ (EN) Woman sacked for revealing UN links with sex trade Archiviato il 16 luglio 2015 in Internet Archive.
- ^ (EN) Sex and security in Afghanistan Archiviato il 10 maggio 2012 in Internet Archive. by David Isenberg
- ^ (EN) United Nations webcast: Panel discussion: Sexual exploitation and abuse in conflict and post-conflict situations Archiviato il 2 ottobre 2013 in Internet Archive.
- ^ (EN) Kathryn Bolkovac & Cari Lynn, The Whistleblower: Sex Trafficking, Military Contractors, and One Woman's Fight for Justice, Palgrave Macmillan, 2011, ISBN 978-0-230-10802-8.
- ^ (EN) Kathryn Bolkovac and Cari Lynn
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Kathryn Bolkovac
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- United Nations police Division, su un.org.
- Kathryn Bolkovac's home page, su bolkovac.com.
- Interview with Kathryn Bolkovac by the Christian Science Monitor
- Interview with Kathryn Bolkovac by the Huffington Post
- Interview with Kathryn Bolkovac by NPR
- Interview with Kathryn Bolkovac by The Daily Beast
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122023639 · ISNI (EN) 0000 0000 8052 6619 · LCCN (EN) n2010035822 · J9U (EN, HE) 987012579174405171 |
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